Ad ogni superficie la sua vite: come scegliere la vite giusta


Le viti non sono tutte uguali, ne esistono infatti di tantissimi tipi e per chi si reca per la prima volta in uno store non servito o vuole acquistarle online, è spesso molto difficile orientarsi verso la scelta giusta. La prima domanda da porsi per l’acquisto delle viti che servono al nostro progetto, è quale tipo di materiale verrà impiegato, la differenza fondamentale infatti è soprattutto questa, ogni materiale ha la sua vite in modo che si fissi solidamente ma senza rischio di incrinature.

Oltre al materiale però è bene conoscere anche l’ambiente in cui dovranno essere inserite; quindi, se si tratta di un oggetto, se all’aperto, al chiuso e soprattutto quanto sarà esposto ad acqua e umidità. In ultimo, è importante capire il tipo di progetto e che tipo di incastro e visibilità avrà la vite.

Materiale e rivestimenti adatti al contesto

Rispetto al contesto, una delle informazioni da sapere è che il grado di umidità e di esposizione agli agenti esterni può incidere molto sulla resistenza della vite e quindi del nostro progetto.

Indoor

Le viti in acciaio semplice sono più economiche ma vanno bene solo per un utilizzo al chiuso, attenzione infatti a non confonderle con quelle in acciaio inossidabile con il rischio di ruggine ed erosione. Per ambienti umidi ma non veri e propri outdoor, è meglio acquistare viti zincate, gialle cromatizzate o blu passivate; questi trattamenti, infatti, garantiscono una durata migliore e una resistenza più efficace della vite verso l’umidità. Se si tratta invece di avvitare i sanitari in ceramica, la vite da utilizzare è quella in ottone, si tratta di viti appositamente create per questo tipo di impiego.

Outdoor

Per l’outdoor le viti da utilizzare sono invece le cosiddette A2 ovvero le viti in acciaio inossidabile, resistono alle piogge occasionali e alle escursioni termiche permettendo una lunga durata del progetto in cui sono impiegate. Nel caso di progetti con vere e proprie immersioni in acqua però non sono adatte, meglio acquistare le viti A4 che sono trattate appositamente per l’industria navale e quindi resistono anche se immerse a lungo in acqua.

Scegliere la vite adatta al materiale

Come accennato il materiale è uno degli elementi fondanti per la scelta delle viti da utilizzare in un progetto, è il materiale che infatti determina la durezza della vite e la sua specifica composizione.

Viti adatte al legno

Le viti per il legno possono essere in ottone, in acciaio o in acciaio inossidabile (inox). Il legno è uno dei materiali più comuni per l’hobbistica e dal ferramenta o nel negozio specializzato è possibile trovare una varietà davvero molto ampia di viti adatte al legno, che normalmente sono a doppia filettatura. Rimane sempre presente il discorso di scegliere la vite in funzione del progetto, e anche il legno, quindi, non è sufficiente come indicazione per la vite, si tratta di un mobile? Di un terrazzo esterno? O ancora di un legno truciolato o un legno pieno?

Le cosiddette viti Spax, ad esempio, sono adatte all’uso nel legno truciolato, sono morbide in entrata e possono essere avvitate direttamente senza alcun buco, hanno invece una buona resistenza in uscita. Le viti in acciaio semplice sono adatte al montaggio di mobili e mensole, meglio se con una testa a croce, che permette una migliore trasmissione della forza per tenere uniti i pezzi tra di loro. L’altra caratteristica a cui fare attenzione per le viti da mobili e in generale da legno, sono le teste delle viti che devono essere piatte e anche un po’ concave, in questo modo la vite penetra a fondo nel legno e risulta a filo con il bordo senza rischiare di creare fastidi o ingombri.

Infine, la vite da legno se da esterno deve essere in acciaio inossidabile, ad esempio per terrazze e dehors, meglio utilizzare una vite in acciaio inox con una dimensione importante rispetto a quelle per i mobili. Nel caso del legno pieno, è sempre meglio praticare prima un foro con un trapano prima di inserire la vite, che sia manualmente o con trapano a batteria.

Viti adatte ai metalli

Nel caso di metalli da avvitare bisogna porre una maggiore attenzione alla scelta della vite; infatti, anche se si tratta di oggetti adatti all’uso indoor, è preferibile non scegliere l’acciaio semplice.
Questo perché l’acciaio messo a diretto contatto con altri metalli produce reazioni di ossidazione e quindi deteriora e nel tempo consuma i materiali in cui viene inserito. I diversi metalli si comportano con reazioni differenti, ad esempio nel ferro si assiste alla formazione di ruggine vera e propria, nel rame si assiste al verderame mentre nell’alluminio si genera la corrosione puntiforme.

Per evitare questo tipo di problema è bene scegliere viti in acciaio inossidabile, questo materiale ha una resistenza maggiore alle escursioni ma soprattutto non ossida e quindi non produce ossidazione anche nei metalli di contatto. Un altro vantaggio della vite in acciaio inossidabile è che è più resistente alle escursioni di calore, infatti nell’avvitamento di metalli il rischio è anche quello che la vite ad un certo punto non aderisca a causa delle dilatazioni e restrizioni dovute al caldo e al freddo, i metalli sono materiali elastici e quindi meglio l’acciaio inossidabile che rimane più statico.

Viti adatte al cartongesso Rigips

Sul cartongesso Rigips vanno utilizzate le cosiddette “viti Rigips“, che devono il loro nome proprio in funzione del loro utilizzo più diffuso e a dire il vero quasi unico. Si tratta di viti a fissaggio rapido, autofilettanti che hanno subito un trattamento fosfatante per essere meno soggette all’erosione che può svolgersi all’interno del cartongesso Rigips e al contempo rimangono più ancorate a questo tipo di materiale.

Viti adatte al calcestruzzo

Le viti per calcestruzzo sono in acciaio zincato e si tratta di viti in due pezzi, un’estremità con gancio viene inserita nel calcestruzzo quando questo è ancora fresco, una volta asciutto l’estremità emerge solo con il filetto e questo permette di avvitare la vite vera e propria all’interno.

La testa della vite

Infine, una nota a parte si può fare per la scelta della testa della vite, questa cambia in funzione della trasmissione di forza necessaria alla realizzazione del progetto. La vite a taglio è quella con la trasmissione di forza minore e che quindi è adatta a progetti di piccolo impatto in cui basta un semplice cacciavite per avvitare e fissare, si tratta delle viti più economiche e presenti in piccoli oggetti e giocattoli proprio per questo motivo.

Le viti a croce invece presentano una maggiore trasmissione di forza e sono indicate normalmente per il legno e per il mobilio, possono infatti essere avvitate con un trapano a batteria. Le viti autofilettanti con profilo Torx invece comportano una maggiore trasmissione di forza e possono essere utilizzate nel fissaggio dei metalli e con trapani ad alta potenza. Stesso discorso vale per le viti a esagono che però non sono autofilettanti ma costituisce una serrata in coppia. Da ricordarsi però che le viti con profilo a esagono richiedono l’avvitamento laterale invece che dall’alto. Le viti a inbus o con esagono interno invece sono in coppia ma possono essere avvitate sia lateralmente che dall’alto.

In conclusione, la varietà delle viti con cui realizzare i propri progetti è commisurata alla quantità di opzioni possibili, e bisogna ricordare che le viti non sono intercambiabili ma perfette per uno specifico uso e materiale. L’importante, è non andare al risparmio, perché il rischio è quello di ritrovarsi con viti che ossidano, si rompono, spanano e oltre a una grossa perdita di tempo diventano anche uno spreco di materiali e risorse.